Craco paese fantasma
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Craco è un comune italiano di 762 abitanti della provincia di Matera in Basilicata.

Negli anni sessanta, il centro storico ha conosciuto un’evacuazione che lo ha reso una vera e propria città fantasma. Tuttavia, questo fenomeno ha contribuito a rendere particolare l’abitato di Craco, che per tale caratteristica è diventato una meta turistica ed un set cinematografico per vari film.

Storia

Le prime tracce delle origini di Craco sono alcune tombe, che risalgono all’VIII secolo a.C. Come altri centri viciniori, è probabile che abbia offerto riparo ai coloni greci di Metaponto, quando questi si sono trasferiti in territorio collinare, forse per sfuggire alla malaria che imperversava nella pianura.

Craco fu successivamente un insediamento bizantino. Nel X secolo monaci italo-bizantini iniziarono a sviluppare l’agricoltura della zona, favorendo l’aggregamento urbano nella regione.

La prima testimonianza del nome della città è del 1060, quando il territorio fu sottoposto all’autorità dell’arcivescovo Arnaldo di Tricarico, che chiamò il territorio Graculum, ovvero piccolo campo arato.

Abbandono

A causa di una frana di vaste proporzioni, nel 1963 Craco iniziò ad essere evacuata e parte degli abitanti si trasferì a valle, in località “Craco Peschiera”. Allora il centro contava quasi 2000 abitanti. La frana che ha obbligato la popolazione ad abbandonare le proprie case sembra essere stata provocata da lavori di infrastrutturazione, fogne e reti idriche, a servizio dell’abitato. Nel 1972 un’alluvione peggiorò ulteriormente la situazione, impedendo un’eventuale ripopolazione del centro storico e dopo il terremoto del 1980 Craco vecchia venne completamente abbandonata. Per valutare eventuali movimenti tellurici, vista la zona ad ampio rischio sismico e soprattutto per notificare altri spostamenti della frana, sono stati posizionati alcuni sensori. Gli stessi, ad oggi, hanno messo in evidenza che il paese adesso è stabile, non frana più.

Nonostante questo esodo forzato, Craco è rimasta intatta, trasformandosi in un paese fantasma. Nel 2010, il borgo è entrato nella lista dei monumenti da salvaguardare redatta dalla World Monuments Fund.

Paese fantasma

Il comune, nella realizzazione di un piano di recupero del borgo, ha istituito, dalla primavera del 2011, un percorso di visita guidata, lungo un itinerario messo in sicurezza, che permette di percorrere il corso principale del paese, fino a giungere a quello che resta della vecchia piazza principale, sprofondata in seguito alla frana. Nel dicembre 2012, è stato inaugurato un nuovo itinerario, che permette di addentrarsi nel nucleo della città fantasma.

Nel 2013, il centro storico ha registrato un’affluenza di circa 5.000 visitatori

     Cinema

Craco è stata scelta da molti registi come location per i loro film. Da citare La passione di Cristo (2004) di Mel Gibson, ove Craco fu scelta dal regista come sfondo durante la scena dell’impiccagione di Giuda, e Cristo si è fermato a Eboli (1979) di Francesco Rosi: nell’episodio dell’arrivo di Carlo Levi alla nuova destinazione di confino, Gagliano. Per l’occasione furono disposti sulle prime case del paese degli stendardi a lutto, per ricreare lo scenario descritto nel libro, i quali ancora oggi sono visibili.

  • 1953: La lupa di Alberto Lattuada
  • 1974: Il tempo dell’inizio di Luigi Di Gianni
  • 1985: King David di Bruce Beresford
  • 1986: Oddio, ci siamo persi il papa di Robert M. Young
  • 1990: Il sole anche di notte di Paolo e Vittorio Taviani
  • 1996: Ninfa plebea di Lina Wertmüller
  • 1999: Terra bruciata di Fabio Segatori
  • 2004: The Big Question di Francesco Cabras e Alberto Molinari
  • 2005: Nine Poems in Basilicata di Antonello Faretta (con John Giorno)
  • 2006: Nativity, di Catherine Hardwicke
  • 2008: Agente 007 – Quantum of Solace di Marc Forster
  • 2010: Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo
  • 2012: Un medico di campagna di Luigi Di Gianni
  • 2015: Montedoro di Antonello Faretta

 

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